martedì, novembre 28, 2006

10 Giorni

Oggi è il nostro 10° giorno di vita australiana, anche se sembrano trascorsi almeno almeno un paio di mesi. La città è sconfinata, parlando abbiamo scoperto che è più grande di Los Angeles, Shangai o Tokyo, anche se ci saranno al massimo 3 o 4 milioni di abitanti. Dovete sapere che la città qui è divisa in suburbs, una via di mezzo tra quartiere e municipio, e che gli australiani hanno molta fantasia, quindi in ogni suburb ci sono le stesse strade con gli stessi nomi... Il record spetta a Victoria Road se non sbaglio, ce ne sono circa 75, quindi se prendete un taxi e non dite al tassista il suburb, oltre che la strada (come ci è capitato...), non andate proprio da nessuna parte. Ora, in tutto questo di notte nei suburbs poveri, ad esempio a Chinatown, dove viviamo, i notturni non esistono, e quindi per evitare di pagare tutte le sere il taxi ci siamo comprati le bici. I primi leggerissimi risultati si iniziano a vedere, la panza inizia a retrocedere, grazie anche alla sanissima dieta a base di pasta, carne e succo di frutta, anche se dovete sapere che il ciclismo è uno sport da ricchioni, per gli evidenti traumi al deredano che questo comporta, e quindi per il momento siamo un pò rotti, anche se riusciamo a fare 20 km di scalate (le salite sono peggiori di quelle delle Isole Aran...) e discese in circa un'ora, con ampi margini di miglioramento. Una gran cosa qui ovviamente è l'oceano, la spiaggia, le onde, ecc... che ovviamente non hanno bisogno di commenti. La vita è abbastanza economica, ad esempio la benzina costa 60 centesimi, il McDonald's 4 euro, la Guinness 3 euro e la villetta dove viviamo 300 euro al mese tutto compreso. Un fatto molto ma molto negativo sono gli orari: i negozi chiudono alle 5 ed i pub al massimo a mezzanotte, e durante la settimana dopo le 6 è molto difficile trovare qualcuno per strada. Noi stiamo uscendo tutte le sere, ogni sera un quartiere diverso, ma per il momento non abbiamo ancora trovato nulla di interessante, a parte il famigeratissimo King's Cross. Tirando le somme per il momento stiamo abbastanza bene, anche se ovviamente mi manca casa e mi mancano gli amici, dovremmo iniziare a conoscere un pò di gente ma l'impresa non è tanto facile, anche perchè questo non è nè l'Erasmus nè una gita organizzata, contavamo un pò sul nostro coinquilino ma il giapponegro qui non è molto socievole, per il momento chiacchieriamo di più con la sua ragazza, ma è giappa pure lei, e quindi...

P.S. vediamo se riuscite ad indovinare che cosa rappresenta il quadro raffigurato nella foto: ghiotti premi per chi vince!

domenica, novembre 26, 2006

Piri-Piri & Ginger Beer


Stasera lo chef consiglia bistecche di manzo al piri-piri con pomodori e funghi freschi accompagnate da birra di zenzero prodotta nella più antica birreria d'Australia a Hobart, in Tasmania. Il piri-piri è stato promosso a pieni voti, ma la birra allo zenzero...
Provare per credere!

Al Supermercato



sabato, novembre 25, 2006

Indovina Chi?



Ecco a voi un fantastico gioco a premi. In questo breve filmato sono imitati dieci di noi mentre dormono. Scopo del gioco è indovinare, nell'esatta sequenza, tutti i personaggi raffigurati nelle scenette. Mandate la vostra soluzione via mail, oppure tra i commenti del blog, avete una settimana di tempo. Vi assicuriamo che il premio verrà recapitato direttamente a casa vostra!

P.S. rivedendo il video ci siamo accorti che può essere difficile, ma voi siete bravi e ci riuscirete!

Nostalgia





venerdì, novembre 24, 2006

Bondi Beach

Oggi, da gran signori, in costume e ciabatte, siamo entrati in una filiale della Westpac - Australia First Bank, ad abbiamo aperto un bel conto bancario, con la carta bancomat e tutto il resto. Appena hanno sgamato che eravamo italiani ci hanno subito controllato i passaporti, però poi la signorina Jennifer ci ha trattato molto bene, nonostante le ciabatte...

Appena finite le cose serie, e dopo aver comprato un cellulare da duecento euro, ce ne siamo andati belli belli a Bondi Beach, e così, il 24 Novembre, abbiamo avuto il nostro primo bagno stagionale!

Questa foto è dedicata a tutti quelli che avrebbero dovuto essere qui con noi e a tutti quelli che verranno presto a trovarci: la sabbia è bianca, fine e non scotta, l'acqua non è nè troppo fredda nè troppo calda, le onde sono fantastiche e la spiaggia è molto, ma molto, ben frequentata.

giovedì, novembre 23, 2006

Bicycle Race

Sydney sarà anche una città molto funzionale, ma ha un brutto difetto, ovvero i mezzi pubblici passano fino ad una certa ora, di solito mezzanotte. In realtà abbiamo scoperto chiacchierando con i tassisti che nei quartieri ricchi ad est gli autobus passano anche di notte, nei suburbs poveri ad ovest no. Tutto il mondo è paese a quanto pare.

Per ovviare a questo sgradevole inconveniente oggi abbiamo comprato due biciclette, rosse, ammortizzate avanti e dietro, con i catarifrangenti e tutto. E quindi ci siamo incamminati belli belli verso Bondi Beach, world's famous surfers beach, se non ci credete cercate le fotine su internet. Il colpo d'occhio è clamoroso, da domani ci trasferiamo lì giorno e notte.

Insomma, morale della favola, oggi abbiamo sfiorato i 30 km in bici, tra andare, comprare, beach e tornare. Nell'immagine potete ammirare il nostro percorso dai western suburbs al surfer's paradise, ho lasciato la scala così potete controllare che non bariamo! A proposito, il nostro indirizzo, nel caso in cui ci vogliate mandare una cartolina o addirittura venire a trovare è:

41 Lennartz Street
Croydon Park 2133
Sydney, NSW, Australia

mercoledì, novembre 22, 2006

41 Lennartz Street

lunedì, novembre 20, 2006

Burka & Bowling



A Testa in Giu


La navetta gestita da un poco ortodosso emigrante dell'est europep il cui inglese lascia molto a desiderare ci scarica direttamente a King's Cross, il quartiere piu malfamato di Sydney. Basta immaginare una strada illuminata dalle luci dei localini, i trans sul marciapiede ed i negozi chiusi con le inferriate per farsi un'idea del posto. Tutti gli ostelli sono chiusi (con tanto di sbarre) e quindi giriamo per un bel po a vuoto, con tutti i bagagli, le valigie ed il resto, finche, stanchi, non fermiamo un taxi che ci porta a China Town. Gli ostelli sono tutti pieni per un qualche cavolo di torneo storico di cricket ta Inghilterra ed Australia, ma qui, in mezzo ai giapponegri, ancora una volta, il posto c'e. Tempo di scaricare tutto in una bella stanza da sei con bagno e doccia solo per noi e siamo di nuovo in strada, tempo trenta minuti e siamo seduti su una panchina sorseggiando Pepsi di fronte all'Opera House illuminata. Il viaggio e iniziato...

domenica, novembre 19, 2006

Where's Caserta?

Alfin siam giunti. Stanchi, rischiando di perdere il volo, ma siamo arrivati. A presto con delle foto che lo dimostrano, nel frattempo cerchiamo un posto che possa fungere da fissa dimora,

venerdì, novembre 17, 2006

Insomnia



Anche questa notte non si dorme, insomnia, una notte si ed una no a fissare le pareti, a fissare il soffitto, non serve nemmeno la valeriano che ha comprato mamma Bru, non serve nemmeno che sono quasi le tre del mattino, insomnia, ore minuti secondi a girarsi nella branda, di tanto in tanto i passi di qualcuno nel corridoio o su per le scale, il tempo passa, insomnia, ed il sonno non arriva, il tempo passa cercando un buon motivo per dormire, un buon motivo per aver vissuto la giornata, insomnia, la citta fatta di grattacieli ai cui piedi e sempre fogna, vicoli e rigagnoli all'ombra del gigante che vuole sembrare occidentale, le mille razze che si confondono, le donne con il velo e quelle con il burka, le donnine cinesi che si sentono star di Hollywood e quelle che invece non sanno nemmeno Hollywood dove sta, insomnia, il traffico il caldo l'umidita ed il mare che non c'e, insomnia, e allora ti chiedi ma qui che ci sto a fare, ma che posto e mai questo, insomnia, ed il giapponegro dell'internet point che ti chiede sir, where are you from sir, ed allora ecco che il pensiero vola a casa, a quel posto lontano millenni di civilta da qui, che non e fatto di palazzi e di luci, ma di tente persone che scopri che ti mancano, ed allora ecco che poco a poco l'insomnia se ne va e gli occhi si chiudono, perche chissa come mai un po tutti si aspettano qualcosa da questo viaggio, come se fossero un po tutti in viaggio con te.

mercoledì, novembre 15, 2006

Foto Malesi




martedì, novembre 14, 2006

Banano Leaf


Sveglia ore 07:00 GMT. Ovvero, in Italia erano le 08:00. Ovvero da noi erano le 15:00...

Piatto del Giorno: riso piccante con girini e noccioline in foglia di banano. Il nostro sommelier consiglia di accompagnarlo con succo di papaya e ghiaccio.

Dato che ci siamo svegliati alle primissime ore dell'alba ce ne andiamo all'acquario, forse questi sono i primi soldi ben spesi del nostro soggiorno. La cosa migliore e che qui dentro e quasi tutto velenoso, forse solo le tartarughe sono innoque (anche se, viste le dimensioni, non credo proprio). Iniziamo a capire perche sono sottosviluppati, qui quasi tutto ti puo uccidere, ma non sono ancora completamente assolti, ci mettono molto del loro per rimanere nel terzo mondo. I grattacieli non bastano a fare la civilta.

Domani ce ne andiamo allo zoo, ormai ci aspettiamo grandi cose, tipo scimmie antropofaghe o la mucca del Fruttolo. Per concludere degnamente la serata andiamo a vedere Boo, un horror niente male in cui si scopre che l'assassino e il fantasma di un ex ricoverato-pedofilo dell'ospedale infestato. Per fortuna il fantasma dell'infermiera lo ferma e salva tutti. Cioe, ne salva tre.

Mi sento un po nerd, sono davanti al mio 386 e bevo birra cinese in lattina, adesso vado a vedere l'episodio #FB2236 della mia sit-com preferita. Stay wired.

lunedì, novembre 13, 2006

A Better Place


Dobbiamo smetterla di essere ipocriti, di dare addosso a chi non a colpe, di manifestare contro la globalizzazione, di boicottare chi nella vita ce l'ha fatta con il duro lavoro, di predicare un commercio falsamente equo e sicuramente non solidale.

Le multinazionali ci nutrono, ci vestono, ci fanno comunicare, ci permettono di vivere in maniera dignitosa e civile, ci danno un lavoro e ci fanno sentire a casa nostra, in qualunque parte del globo.

Smettiamola di compiangere i poveri popoli "sfruttati", perche i primi a guadagnarci sono proprio loro, che vengono tolti dalle foreste, messi a sedere sulle sedie, lavati, vestiti, istruiti, messi in condizione di vivere in una societa civile. Sono i primi a guadagnarci, e sono i primi a lamentarsene.

Ed e per questo che serve un grande progetto, una visione comune per migliorare la vita su questo pianeta. Un sogno utile a risolvere problemi come la fame, l'inquinamento, la sete. Semplicemente dedicando un continente, l'Asia, alla grande ricrescita biologica del pianeta.

Immaginate una grande, immensa foresta, che si estende dalla Turchia al Giappone, dal Polo Nord all'Australia, dove milioni di specie animali tornerebbero all'antico splendore ed al dominio incontrastato del territorio. Un enorme polmone verde per tutti gli abitanti di questo pianeta.

La soluzione e semplice, e a portata di mano, eliminiamo la fame e la sete per quasi tre mliardi di persone, regaliamo piu ossigeno a questo pianeta, restituiamo alla fauna un proprio regno. Liberiamoci dell'Asia.

Per aderire a questo grande progetto, a questo grande sogno, visita il sito web http://www.senonseimaistatoinmalesianonlopuoisapere.com/ e fai sentire la tua voce!

Lacci Emostatici e Pesce Ramo


Stanotte abbiamo dormito meglio, almeno io niente incubi. Rincuorati da cio abbiamo addirittura deciso di sperimentare la cucina giapponegra, e quindi colazione in un ristorante koreano: maiale fritto fritto fritto, cubo di riso, lacci emostatici e pesce ramo.

La sperimentazione e andata bene e dunque abbiamo deciso di trovare il mare, ci imbattiamo pero in una discarica/fogna/fossa comune da far vomitare i maiali (ed infatti Bru provvede per strada...), il che completa la triade capelloInBottigliaAcqua / topoCheRisaleIlBanconeDelPub e fossaComune appunto.

Prendiamo dunque il treno in direzione del mare (almeno secondo i nostri sospetti) e dopo appena un'ora a passo di yak arriviamo nella ridente Port Klang, porto commerciale di Kuala Lumpur. Abbiamo chiesto ad un taxista di portarci ad una "beach" ma non sapeva nemmeno cosa significasse in inglese, il che e comprensibile a giudicare dal colore delle acque: lo sapevate che il Gange sfocia in Malesia?

Friggiamo la delusione da McDonald's e poi andiamo al cinema, un capolavoro da non perdere: "Accepted". Se arriva anche in Italia non lasciatevelo sfuggire.

Bene, tra un po andiamo, vi dico solo che piove e noi siamo in ciabatte con l'asciugamano su una spalla da questa mattina...

domenica, novembre 12, 2006

Jet Lag (ovvero: il grande sonno)

Come vi avevo detto siamo stati sorpresi per strada dal diluvio universale, e quindi di fretta e furia siamo tornati nel nostro lager. Abbiamo approfittato della sosta per un riposino, ci siamo sdraiati sul letto verso le 16, ci siamo alzati questa mattina verso le 9: circa 17 ore di sonno.

La notte e stata tragica, un sonno agitato, al limite della depressione, mille pensieri e nemmeno uno poco poco positivo. Tra l'altro siamo rincojoniti, ad esempio io mi sono svegliato verso le 21 e pensavo fosse notte fonda, poi verso le 3 e credevo fosse la sera del giorno dopo...

Abbiamo dato la colpa al jet lag, alla distanza, ci dobbiamo abituare, ecc... Adesso affoghiamo tutto nel Kentuky Fried Chicken, e poi si vedra...

Kuala Lumput, Giorno 1

Siamo arrivati in Malesia, qui e un altro mondo, e non e tanto per dire.

Appena arrivati in aereoporto mi e toccato aiutare un nepalese a compilare la propria carta di sbarco (eh si, qui c'e anche la carta di sbarco...). Ora, gia mi sembrava strano aiutare qualcuno che non sapesse ne leggere ne scrivere, ma il meglio e arrivato quando ho iniziato a copiare i dati del passaporto. Tanto per dirne una, alla voce "Data di Nascita" risultava solo l'anno, per la precisione "1970, A.D.".

Dop appena quaranta minuti di taxi nel bel mezzo della jungla malese siamo arrivati nel nostro lussuosissimo ostello, una stanza di due metri per tre dove non c'e posto per le valigie. Per farci sentire a casa ci hanno fatto trovare una bottiglia di acqua minerale con tanto di capello nero dentro.

Fuggiamo dal nostro ostello/cella per visitare la citta, ad una temperatura media di sei milioni di gradi con un'umidita indescrivibile. Ora, i malesi sono strani, ma proprio strani. Vi dico solo che ci fermano per strada perche si vogliono fare le foto cono noi. Inoltre qui e impossibile mangiare, spaghetti con lo zucchero e uova alte un centimetro. Ma una cosa che proprio non riuscirei a descrivere e la puzza, ovunque, terrificante, da voltastomaco, Ancora non ci siamo abituati, e non credo che ci riusciremo prima di sei/sette mesi.

Dopo la visita obbligatoria alle Petronas Tower (dove Burger King ci salva dalla morte per fame...) ci ritiriamo in un bar/pub per dissetarci e trovare riparo dai quaranta gradi esterni. Tempo di un'Heiniken (tra l'altro ci hanno cojonato, quasi 5 euro...) ed inizia il diluvio universale, piove che non si vede il palazzo di fronte.

Infine, ultimo paragrafo obbligatorio: le donne. A me proprio non piacciono, oltre che sembrano tutte uguali, forse quelle fighe sono dentro i localini, che pero non abbiamo ancora avuto modo di visitare. Aspettiamo gli sviluppi.

Carpe Diem

Undici ore di aereo uno a qualcosa deve pure pensare no? Carpe diem mi sono sempre detto, vivi al massimo, vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno. Bhe, penso proprio che quest'ultima parte un po vada rivista, in quest'ultimo mese ho vissuto aspettando l'ultimo giorno che si avvicinava sempre di piu, e tante cose che magari avrei detto o fatto in un'altra situazione le ho evitate, proprio perche si avvicinava l'ultimo giorno, per evitare il distacco, per evitare le conseguenze, belle o brutte che fossero... Forse e meglio dare una revisionata alla filosofia!

giovedì, novembre 09, 2006

Arrivederci

Per tutti la vita è un ritorno a casa: commessi viagguatori, segretarie, minatori, apicoltori, mangiatori di spade. Per tutti. Tutti i cuori irrequieti del mondo cercano la strada di casa.

E' difficile descrivere cosa provassi allora. Immaginatevi di camminare per giorni in un turbine di neve, senza neppure accorgervi di camminare in tondo, la pesantezza delle gambe nei cumuli, le vostre grida che scompaiono nel vento, con la sensazione di essere piccoli, e immensamente lontani da casa.

Casa. Il dizionario la definisce sia come un luogo di origine, sia come uno scopo o una destinazione. E la bufera? La bufera era tutta nella mia mente. O come dice Dante, il divino poeta: "Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita. "

Alla fine ho ritrovato la diritta via, ma nel posto più improbabile.


1998, "Patch Adams"
Tom Shadyac

mercoledì, novembre 08, 2006

Super Mario Bros @ Vice City

lunedì, novembre 06, 2006

Accenture

venerdì, novembre 03, 2006

Banane & Cetrioli